Post in evidenza

La Ciminiera n. 1 anno 2013 è consultabile e  scaricabile sul sito dell’associazione, all’indirizzo http://www.centrostudibruttium.org/it/news.php?action=show&id=178

Odisseo n. 1 2013 è consultabile e scaricabile sul sito dell’associazione, all’indirizzo http://www.centrostudibruttium.org/it/news.php?action=show&id=177

Dal Progetto STELLA un ebook con buone pratiche per l’insegnamento delle discipline scientifiche | Didattica Orizzonte Scuola

Il progetto STELLA mira a contribuire al rinnovamento dell’educazione scientifica nelle scuole europee, usando un approccio particolarmente mirato a stimolare la curiosità degli studenti.

L’obiettivo del progetto STELLA è quello di promuovere lo scambio di contenuti legati alla all’educazione scientifica, favorendo gli scambi di buone pratiche tra i docenti di tutta l’Europa.

Il principale strumento per la promozione e la diffusione delle buone pratiche è il catalogo STELLA di scienze dell’educazione iniziative. I docenti possono candidare le proprie iniziative per l’inserimento all’interno del catalogo STELLA, offrendo ai colleghi la possibilità di ispirarsi a quanto già organizzato in altri contesti scolastici. Le iniziative, consultabili anche nel portale del progetto, possono essere riadattate alle proprie classi. Le iniziative proposte si avvalgono spesso di strumenti multimediali.

I paesi che partecipano al progetto STELLA sono: Bulgaria, Francia, Germania, Italia e Portogallo.

Si può scaricare qui l’ebook sulle buone pratiche nell’insegnamento delle scienze.

Per approfondimenti:

Progetto STELLA. Ebook con buone pratiche per l’insegnamento delle discipline scientifiche | Didattica Orizzonte Scuola

Ancora sulla responsabilità delle IISS

La responsabilità delle scuola nei confronti degli studenti è molto ampia.
Le sentenze della Cassazione di questi anni hanno infatti rafforzato il principio della responsabilità della scuola, estendendola sia nei tempi che negli spazi, come si è visto nel post precedente.
Continua a leggere “Ancora sulla responsabilità delle IISS”

Responsabilità delle istituzioni scolastich: una sentenza

La Cassazione Civile, con la sentenza n. 3680/11, ha stabilito che, nel caso in cui un cane randagio aggredisca un alunno all’interno della struttura scolastica, l’Istituto è obbligato al risarcimento dei danni subiti dall’allievo, in quanto su di esso grava l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità degli allievi.
Continua a leggere “Responsabilità delle istituzioni scolastich: una sentenza”

Top 100 tools for learning 2013

Apprendere nel web 2.0

Buongiorno a tutti e ben ritrovati!

Oggi è stato pubblicato l’attesissimo elenco che contiene la top list dei 100 strumenti educativi più votati. Oltre 500 professionisti,  che si occupano di formazione ed educazione, provenienti da 48 paesi diversi, hanno votato 10 strumenti preferiti. La top list ormai è raggiunta al settimo anno consecutivo, ma vediamo le sorprese e le conferme del 2013.

In prima posizione troviamo Twitter per la quinta volta,  alla seconda posizione guadagna un posto google drive, al terzo posto invece youtube, perde un posto rispetto  al 2012, sale di 5 posizioni  il famosissimo PowerPoint, al quinto posto.

Un altro strumento davvero formidabile è quello di evernote, infatti lo troviamo al sesto posto, invece del 12° del 2012. Nell’elenco troviamo 10 nuovi strumenti, tra questi facciamo notare feedly, un RSS reader che guadagna il…

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Bisogni Educativi Speciali parte 1: cosa sono

La normativa vigente in materia di Bisogni Educativi Speciali è regolata dalla direttiva sui BES del 27 dicembre 2012.
Secondo il documento, “gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la discriminante tradizionale – alunni con disabilità / alunni senza disabilità – non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi”. Appare quindi necessario rivedere l’approccio utilizzato, virando decisamente verso una tipologia di approccio educativo, “per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione”, ma occorre considerare “la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale”.
In questa prospettiva, secondo il documento, i principali motivi per i quali un alunno potrebbe presentare una situazione di Bisogni Educativi Speciali sono:
1) lo svantaggio sociale e culturale,
2) i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
3) le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana (in quanto appartenenti a culture diverse). È chiaro che, rispetto alla normativa attualmente in vigore, solo il secondo punto è ampiamente trattato, dato che vi rientra sia la normativa sulla disabilità, sia quella più recente sui DSA. Per gli altri, invece, le istituzioni scolastiche devono spesso arrancare fra normative carenti e “scarsamente finanziate”, come la 440/97, che istituiva un fondo per l’arricchimento dell’offerta formativa, ormai praticamente rimasto senza fondi. Ma anche molti dei disturbi specifici non hanno una diagnosi o dei protocolli di analisi ed intervento, non possono venir certificate ai sensi della legge 104 / 92 e quindi non hanno diritto alle provvidenze né alle misure previste dalla stessa legge, incluso il docente di sostegno. Ovviamente, nel caso in cui il bes non sia diagnosticabile da enti esterni, come le categorie relative alla 104 o ai DSA, il compito di individuare i bisogni ed organizzare un piano articolato per l’inclusione e il successo formativo dell’alunno ricade interamente sui docenti.

Invalsi o non invalsi parte 2

Pare dunque evidente, da quanto detto nel post precedente, che la prova invalsi debba essere affrontata partendo da altri presupposti. In primis, ma questo dovrebbe essere normale, in quanto prova conclusiva di un ciclo, essa dovrebbe un punto di arrivo e un riferimento in fase di programmazione. Attenzione: questo non vuol dire che bisogna preparare meglio (ovvero, per molti, più a lungo, con più dispendio di tempo e di soldi) alla prova invalsi, magari con lunghe simulazioni, esercizi continui ecc…, ma che bisogna “ripensare” l’insegnamento seguendo le proposte metodologiche che la prova Invalsi suggerisce, ovvero multidisciplinarietà, problem solving, utilizzo della logica astratta cioè decontestualizzata dalle solite vie, in contesti altri, in modo tale che la logica sia usata per risolve problemi in contesti non attesi. Certo, non è facile. È molto più semplice continuare a compartimentare il lavoro, suddividere in grammatica, sintassi, storia letteraria, analisi del testo, tenendo ben separati gli aspetti di un sapere che, di suo, separato non è. Ma domandiamoci se così facciamo un buon servizio ai nostri allievi. Se li prepariamo bene, non alla prova Invalsi, attenzione, ma alla vita.

Calendario scolastico 2013-14

Perquanto riguarda l’anno (scolastico) che verrà, la Regione ha fissato il nuovo calendario. L’inizio delle lezioni per la Calabria è fissato a lunedi’ 16 settembre 201, mentre le lezioni termineranno l’11 giugno 2014 per un totale di 206 giorni di lezione.
Le altre interruzioni sono previste:
il 2 novembre 2013, commemorazione dei defunti,
dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, vacanze di Natale
dal 16 al 22 aprile 2014, vacanze di Pasqua,
il 26 aprile (sabato).